Ooops..Ho pestato un capolavoro!!?!! Ooops..I stepped on a masterpiece!!?!!

 

Quella decisione nel tratto, quella sapienza nell’utilizzo dei colori, quella conoscenza profonda e precisa delle sfumature e della luce. Le opere “pittoriche” degli artisti di strada mi hanno sempre lasciato senza fiato. Capita di imbattersi in talenti dei gessetti, durante tour nelle più grandi metropoli o escursioni domenicali nelle nostre piazze, in Italia come all’Estero, questi personaggi, ci fanno rivivere quella sensazione di sentirci davanti e dentro ad un sogno. Ci si può ritrovare con lo sguardo fisso ai nostri piedi, ad ammirare le luminose copie di famose opere d’arte, scorci di paesaggi tropicali, atmosfere romantiche o immaginari fantasy. Il fascino e l’emozione dati da questi ‘pittori del cemento’ sono davvero unici, li osserveresti per ore trasformare quelle poche righe colorate in volti, occhi, sorrisi, piante, cavalli, case nella foresta, banchetti medioevali, onde che si infrangono sugli scogli.

 

Capita anche, in un noioso pomeriggio di zapping tra un canale e l’altro, di imbattersi in una sorta di docu-film su un’artista di strada, proprio uno di quelli con i gessetti arcobaleno che animano le piazze delle grandi città. Il personaggio in questione si chiama Julian Beever, 53enne artista brittannico,  che di quei piccoli mattoncini colorati ne ha fatto la sua vita e la sua arte.

 

Beever sceglie con cura le più famose, centrali e trafficate piazze o strade del mondo, luoghi di passaggio, commercio e turismo in cui dare sfogo al suo estro e definire il suo progetto. E’ praticamente impossibile sapere prima  luogo, data e ora di una sua performance, in quanto Beever appare da un giorno all’altro sulla strada scelta, per dar vita al suo progetto, spesso circondato da stuoli di curiosi e qualche poliziotto non sempre convinto, che la sua attività sia pienamente in regola. Ma anche questo è parte del gioco e della sua arte, sulla strada non ci sono sconti, non si fanno strappi alla regola.

Nel giro di pochissimi giorni, una sagoma di colore scuro tracciata sull’asfalto grigio e macchiato, si trasforma in una splendida farfalla, in uno stagno di ranocchi, in una tavola pronta per la colazione, in una cascata che esplode tra la vegetazione selvaggia. La cosa più straordinaria però non è tanto la composizione del disegno che risulta perfetta e splendida, ma la sua tridimensionalità: Beever utilizza tecniche di profondità ed utilizzo della luce talmente precise e sofisticate, da rendere le sue opere parte integrante del mondo reale.

Le immagini e le fotografie scattate a lui ed alle persone che seguono appassionate il suo lavoro, dimostrano l’eccezionalità di questi disegni, che rendono la sua arte non solo contemplazione ma vera e pura partecipazione appassionata. Julian Beever è un vero artista di strada, un maestro del disegno pavimentale, spiega le sue opere e le sue tecniche di composizione, si diverte e fa divertire le persone che si fermano a guardare i suoi lavori, a commentare o solo a curiosare. Quella enorme farfalla a Città del Messico, sembra proprio di poterla toccare, sembra che stia per volare via, quasi scappare per fuggire al primo temporale che con le sue piogge laverà via il colore, laverà via la magia.

That decision in tract, for the wisdom in the use of colors, the deep and accurate knowledge of the nuances and light. The works "painting" of street artists have always left breathless. Happen to run into the talents of chalk during tour in the largest cities or Sunday excursions in our streets, in Italy as well as abroad, these characters make us relive that feeling of feeling in the front and a dream. You can end up staring at our feet, to admire the bright copies of famous works of art, views of tropical landscapes, romantic atmosphere or imaginary fantasy. The charm and excitement data from these 'painters of the concrete' are unique, they would keep for hours turn those few lines colored faces, eyes, smiles, plants, horses, houses in the forest, medieval banquets, waves breaking on the rocks.
It also happens, in a boring afternoon zapping between channels and the other, to run into a sort of documentary about street artist, just one of those with chalk rainbow that animate the streets of big cities. The character in question is called Julian Beever, 53 years old artist, which of those little colored bricks made it his life and his art.
Beever carefully chooses the most famous and busiest central squares and streets of the world, places of transit, trade and tourism in which to give vent to his talent and define your project. It 'impossible to know the first place, date and time of its performance, as Beever appears from day to day on the road choice to give life to his project, often surrounded by crowds of curious and some policemen are not always convinced, that its activity is fully in order. But this is also part of the game and his art, on the road there are rebates, they do not tear the rule.
Within a few days, a figure drawn on the asphalt dark gray and stained, turns into a beautiful butterfly, in a pond with frogs in a table ready for breakfast, which explodes in a cascade of wild vegetation. The most amazing thing, however, is not so much the composition of the design which is perfect and beautiful, but its three-dimensionality: Beever uses techniques of depth and use of light so precise and sophisticated, to make his work an integral part of the real world.
Images and photographs taken of him and the people who follow his passionate work, demonstrate the exceptional nature of these drawings, which make his art not only contemplation but true and pure passionate involvement. Julian Beever is a true street artist, a master of the pavement pattern, explains his work and his techniques of composition, have fun and make fun of the people who stop to look at his work, to comment or just to browse. That huge butterfly in Mexico City, it looks like you could touch it, it seems he's going to fly away, almost running away to escape the first time that with its rains wash away the color, wash away the magic.

 

(Posted by Switch-magazine)